Tavolo pedagogico del Coordinamento Pedagogico Territoriale
dell'Ambito Territoriale n.2 comune capofila Rosarno
Premessa
È ormai assodato che genitori ed insegnanti insieme rivestano un ruolo di grande importanza nello sviluppo dei giovani. Il rapporto scuola famiglia pertanto si configura ormai come vera e propria corresponsabilità educativa e tanto al riguardo è stato scritto.
Se ripercorriamo brevemente gli sviluppi degli ultimi cento anni, appare chiaro che già all’inizio del Novecento emerse la consapevolezza di dover rafforzare il legame tra la famiglia e scuola, alla luce delle varie esperienze di “educazione nuova”, come quelle delle sorelle Agazzi e di Maria Montessori. Già nel 1910, sulla scorta di tali preziose esperienze, il ministero avviò la costituzione di Comitati di padri di famiglia. D’altronde la stessa Costituzione, già nel 1948, ha sancito il primato educativo della famiglia. È sufficiente al riguardo citare l’articolo 30 che specifica come sia diritto e dovere dei genitori “mantenere, istruire, educare i figli”. L’articolo 31 precisa che in tali funzioni la famiglia debba venire supportata dallo Stato, gettando le basi per un rapporto più stretto e funzionale tra i genitori e le istituzioni.
Tali principi sono stati ripetuti del resto dalla stessa Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo che, all’art. 26, precisa come i genitori siano protagonisti attivi nell’istruzione da impartire ai figli. Si intende sottolineare, in sostanza, come la famiglia vada intesa non più come comprimario, ma come componente di pari dignità nella progettazione del percorso formativo ed educativo dei figli.
Storicamente l’ingresso della famiglie nella vita della scuola è avvenuto con la Legge Delega 477/1973 e con i ben noti Decreti Delegati dell’anno successivo. La nascita degli organi collegiali è stata il primo passo per il superamento della conflittualità tra le due istituzioni educative; proprio per tale motivo nei decenni successivi si sono avvicendati vari provvedimenti legislativi che hanno cercato di rafforzare e rendere vitale l’alleanza educativa tra scuola e famiglia. Nel 2007 le modifiche al DPR 249/1998 hanno previsto il cosiddetto Patto Educativo, che i genitori devono sottoscrivere all’atto dell’iscrizione. Anche le Indicazioni Nazionali rappresentano un documento importante, in cui la famiglia viene considerata in tutti i suoi aspetti educativi; si fa riferimento al riguardo ad un vero e proprio progetto educativo da condividere con la scuola, allo scopo del pieno sviluppo della persona. In tal senso non è più concepibile un percorso formativo proposto dalla scuola senza la condivisione della famiglia. Quest’ultima, infatti, rappresenta il contesto più influente per lo sviluppo dei bambini, pur nelle sue peculiarità; essa è portatrice di risorse che possono essere valorizzate e condivise da parte dell’istituzione scolastica. L’incontro con la scuola e con gli insegnanti diventa pertanto un momento prezioso per i genitori al fine di una presa di coscienza della responsabilità educativa che ad essi è affidata. E ciò diventa inevitabilmente uno stimolo a partecipare in modo attivo al progetto educativo proposto dalla scuola, cosa importantissima oggi più che mai, in un momento storico in cui il futuro è difficile da decifrare e prevedere.
Accanto alle luci, tuttavia, sono presenti anche le ombre. Nonostante tante ottime dichiarazioni di principio, sull’idea di corresponsabilità educativa tra scuola e famiglia ha prevalso troppo spesso il reciproco scarico di responsabilità. A onor del vero, a discapito di entrambi gli attori educativi ha giocato, negli ultimi decenni, una serie di profonde e dirompenti trasformazioni sociali che hanno messo in crisi il ruolo, la funzione e l’autorevolezza tanto della scuola quanto della famiglia. Basta pensare alla moltitudine di modelli familiari, alle difficoltà intrinseche del sistema scolastico attuale, alle richieste sempre più complesse della realtà economico – sociale; il nuovo millennio in sostanza ha contribuito, con tutte le sue idiosincrasie, a mettere in crisi il rapporto sempre delicato tra i due attori educativi. Gli scontri e gli attriti, d’altronde, sono diventati sempre più frequenti ed anche questo è un elemento su cui riflettere.
Anche i documenti più recenti, come le “Indicazioni nazionali e nuovi scenari” del 2018, hanno ribadito la necessità stringente per la famiglia e la scuola di lavorare a stretto contatto, in un clima di reciproca stima e fiducia, nel rispetto dei ruoli di ciascuno. I rapporti tra le due istituzioni non dovrebbero pertanto essere confinati ai momenti critici, ma dovrebbero sostanziarsi di contatti costanti. Dobbiamo insomma sforzarci di creare una comunità accogliente, fatta di una rete di persone, che abbia come obiettivo comune il benessere dei nostri figli: ed al centro devono essere sempre loro, al fine di permetterne la crescita e realizzazione come persone nel mondo.
Cari Genitori,
il questionario, in forma anonima, è stato pensato e proposto per avere un riscontro attendibile sul livello di qualità dei servizi educativi e sul coinvolgimento delle famiglie, per trarre indicazioni utili al miglioramento del servizio stesso e perrenderlo sempre più adeguato alle reali esigenze dei bambini e delle loro famiglie.
Siete invitati a compilarlo con attenzione in tutte le sue parti, mettendo le crocette relative alle diverse risposte, di consegnarlo e di riporlo nell’apposita scatola che troverete all’ingresso di ogni scuola.
Siete invitati a compilarlo con attenzione in tutte le sue parti, mettendo le crocette relative alle diverse risposte, di consegnarlo e di riporlo nell’apposita scatola che troverete all’ingresso di ogni scuola.
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